Diario
17 maggio 2008
MAMMA NON M’AMA
Purtroppo esistono mamme cattive. Mamme che non amano e non riescono a coltivare amore. Nella mia esperienza professionale ne ho incontrate tante, troppe. E ho sentito, come è successo per gli altri libri, l'urgenza istintiva di penetrare l'ipocrisia e il buonismo che nascondono questi dolori. So di entrare in un terreno infido, di avvicinarmi al tabù per eccellenza, quasi all'indicibile. Ma il silenzio è connivenza colpevole. Parlarne, tentare di capire, è importante, magari per evitare a molti di trascorrere il resto della vita alla ricerca dell'amore perduto, di una sempre sognata carezza nel cuore, di un affetto non tradito dal dubbio. Di qualcuno che ti ami come la mamma avrebbe dovuto. Queste che racconto sono storie di madri che hanno perduto o compresso l'anima. Che hanno archiviato l'intuito e la potenza femminile per seguire l'orma di un piacere, di un interesse o di un mito ingannevole. Nelle loro vite ci sono dolori, sogni infranti, obiettivi malintesi, feticci fabbricati dall'equivoco, solitudine. Storie vere, che non richiedono giudizi inappellabili ma suggeriscono l'ascolto. Ci si può entrare dentro, senza indignarsi o emettere sentenze, con garbo e rispetto, animati dalla voglia di capire. Nel dipanarsi di queste esistenze c'è la possibilità di intuire i rimedi al male che le segna, si intravede la mappa di sofferenze della maternità maltrattata. È proprio questo che ho cercato di fare, scegliendo alcune tra le vicende di madri cattive che ho conosciuto: cogliere il senso - il momento, forse - che trasforma una mamma buona in una sbagliata.
Ed è esattamente questo che troviamo nel libro: non un indice puntato a giudicare e condannare la mamma-mostro, bensì un tentativo di capire che cosa porta una madre a trasformarsi da fonte di vita in fonte di sofferenza, e talora di morte. E lo fa con partecipazione, con passione, e con competenza. Nella prima parte presenta, analizzandola, la vasta casistica di madri inadeguate, che provocano sofferenza nei figli; nella seconda abbiamo modo di ascoltare la voce dei figli feriti da madri inadeguate, distratte, violente, egocentriche, narcisiste; nella terza viene esposta la legislazione relativa alle tematiche trattate. Vuole essere, questo libro, un aiuto per tutti noi: per noi parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro, vicini di casa, un aiuto a cogliere i segni della tragedia in atto, i segni della catastrofe imminente affinché possiamo intervenire prima che la tragedia si compia anziché ritrovarci, sgomenti e inorriditi, a condannare dopo, quando tutto si è compiuto e nessun rimedio è più possibile.
Annamaria Bernardini De Pace, Mamma non m’ama, Sperling & Kupfer

barbara
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