fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza |
Diario
24 gennaio 2008
LUOGHI 5
Di Tel Aviv purtroppo non ho visto quasi niente, viste le condizioni in cui ci sono arrivata. Ho intravisto uno scorcio del centro Dizengoff, di sera, tutto sfolgorante di luci, con l’omino dell’albergo che mi ha accompagnata in macchina a cercare una farmacia. Mi ha chiesto se lo conoscevo, ho detto sì, attentato di Purim, ci siamo guardati e per un po’ non abbiamo parlato più. Il giorno dopo sono uscita, nel primo pomeriggio, con le caviglie strette nelle cavigliere elastiche acquistate la sera prima, arrancando a una velocità media di un centinaio di metri ogni mezz’ora e sono andata al posto in cui, secondo l’opuscolo datomi dall’albergatore, doveva fermare l’autobus panoramico che fa il giro della città per circa un’ora e mezza: visto che non posso camminare, mi sono detta, che almeno veda qualcosa così. Ci sono arrivata all’ora in cui sarebbe dovuto partire dal capolinea, un paio di centinaia di metri più in là, ho aspettato quaranta minuti, poi mi sono rassegnata a rinunciare al giro panoramico di Tel Aviv. Così, sempre arrancando, ho raggiunto la spiaggia (e strada facendo ho fotografato l’arrivo dell’aereo che mi aveva portata lì il giorno prima)

e mi sono seduta nello spiazzo esterno di un bar, e mentre consumavo qualcosa che avrebbe dovuto rappresentare uno spuntino e si è invece rivelato un pasto da camionisti, ho contemplato le varie attività che si svolgevano sulla spiaggia,


concludendo la visione con un tramonto da togliere il respiro.

Ne ho avuto un’altra breve visione, di Tel Aviv, la sera dopo, quando ne ho attraversato un pezzo in taxi, per andare a Rehovot a trovare Deborah, e mi sono commossa fin quasi alle lacrime a pensare che meno di cento anni fa al posto di Tel Aviv c’era questo:
 (è l’11 aprile 1909: queste persone si sono riunite nel luogo in cui è stato deciso che sorgerà la nuova città, che prenderà il nome di Tel Aviv)
 (e poco dopo iniziò il lavoro di spianatura delle dune) Poi, la mattina dopo, sono venute a prendermi Dana e Odelia, che mi hanno portata in giro a vedere un po’ i dintorni, prima di portarmi a Herzeliya, da cui è partito il resto del viaggio, che già conoscete.
barbara
Israele
Tel Aviv
| inviato da ilblogdibarbara il 24/1/2008 alle 1:8 | |
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”Tu dichiari, amico mio, di non odiare gli ebrei, di essere semplicemente ‘antisionista’. E io dico: quando qualcuno attacca il sionismo, intende gli ebrei. E che cos’è l’antisionismo? È negare al popolo ebraico un diritto fondamentale che rivendichiamo giustamente per la gente dell’Africa e accordiamo senza riserve alle altre nazioni del globo. È una discriminazione nei confronti degli ebrei per il fatto che sono ebrei, amico mio. In poche parole, è antisemitismo… Lascia che le mie parole echeggino nel profondo della tua anima: quando qualcuno attacca il sionismo, intende gli ebrei, puoi starne certo.” M.L. King


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